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Системно-векторная психология Юрия Бурлана - не для слабонервных и не для слабоумных!

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Vettore visivo

Модератор: Жибек

Vettore visivo

Непрочитанное сообщение Iryna S. » 14 окт 2014, 15:45

La bellezza salverà il mondo!
Lontano dagli occhi, lontano dal cuore.
La paura ha gli occhi grandi.

Quantità: 5%.
Archetipo: la creazione di cultura è l’aumento del valore della vita umana: sia di un individuo sia di una comunità, includendo in se un’umanità intera e in parte.
Ruolo di specie: in un periodo di pace – la femmina-educatrice.
In un periodo di guerra - la custode giornaliera del branco.

CARATTERISTICHE GENERALI

1. Il colore del conforto massimale - verde.
2. La geometria di comodità massimale - cerchio
3. Il posto nel quartile - parte esterna del quartile di INFORMAZIONE, l’estroverso assoluto.
4. Tipo di pensiero – figurativo, immaginario.

PARTICOLARI DELLA PSICHE

Nei suoi lavori sulla “personalità isterica” Sigmund Freud a sua insaputa ha descritto le manifestazioni del vettore visivo sotto lo stress. Come un medico-psichiatra Sigmund Freud si basava sull’osservazione delle condizioni patologiche per questo, non descrive mai un uomo sano di tipo visivo. Oggi la psicologia sistemico-vettoriale per la prima volta definisce uno spettro intero di manifestazioni di questo tipo di carattere, includendone anche la NORMA.

Nel branco primitivo le persone di tipo visivo svolgevano il ruolo del custode giornaliero del branco. La particolare sensibilità dei recettori visivi le ha permesso di notare in tempo anche i più piccoli cambiamenti sul territorio circostante meglio di tutti gli altri – nessuno oltre l’uomo di tipo visivo riusciva a notare nell’ombra degli alberi un leopardo maculato.

Uomo di tipo visivo è molto attento e riesce a notare anche i più piccoli dettagli, nulla riesce a sfuggire al suo sguardo curioso. A parte il colore, egli meglio di tutti riesce coscientemente a differenziare gli odori - avendo delle sensazioni piacevoli dalle buone fragranze, egli con il grande piacere usa i costosissimi profumi e cosmetici. Nello stesso modo lui è sensibile anche agli odori sgradevoli .

L’uomo di tipo visivo ha la più alta capacità di apprendimento al mondo, poiché proprio attraverso gli occhi riceve il 99,9% di tutta l’informazione, il vettore visivo ha un enorme potenziale per lo sviluppo d’intelligenza creativa.

A parte la sua vista fenomenale, l’uomo di tipo visivo per lo svolgimento del suo ruolo principale possiede anche un’altra proprietà, cioè una grande ampiezza emotiva. Per avvisare tempestivamente il branco del pericolo, l’uomo di tipo visivo doveva provare un enorme spavento. Tutto il branco in quel preciso istante afferrava i feromoni della paura che emanava la persona di tipo visivo e in tempi giusti si nascondeva.

Fino ad oggi il vettore visivo ha la più grande ampiezza emotiva. Si dice su di lui: che “fa di una mosca un elefante”, intendendo di vivere una forte situazione emotiva. Tuttavia, notiamo che la capacita di fare da una mosca un elefante, la natura gli ha dato per lo svolgimento del suo ruolo principale.

Tutta l’ampiezza emozionale del vettore visivo oscilla fra i due picchi: lo stato della paura e dell’amore. La paura è uno stato primitivo, primario, originale. Questo stato è “in se, dentro”, avere la paura per se e per la propria vita.

Nello sviluppo successivo lo stato di paura passa dall’interno all’esterno, e la paura per gli altri si trasforma in amore verso gli altri. In sostanza tutto ciò che è considerato come fobie e paure appartiene al vettore visivo.Per escludere le paure dalla propria vita bisogna conoscere come sviluppare bene il vettore visivo.

La più grande paura visiva è la paura del buio: in essa non si vedono i pericoli. In età infantile il vettore visivo si può trasformare dallo stato di paura a quello di amore attraverso la lettura dei libri che educano l’empatia. La compassione e simpatia verso i personaggi principali conduce emozioni nella giusta direzione. Parallelamente con la sensibilità si sviluppa anche l’intelletto.

Per nessuna ragione del mondo si possono spaventare i bambini di tipo visivo, leggendo loro le favole di paura, questo gli focalizza sulla paura e in tal modo frena tantissimo la crescita. Per lo stesso motivo è preferibile che i bambini non partecipino ai funerali, perché questo gli traumatizza, facendogli entrare nello stato di stress, provocando una marea di preoccupazioni spiacevoli.

Se durante l’infanzia avviene la fissazione dello stato di “paura”, allora da grande l’uomo di tipo visivo non sarà in grado di passare dalla paura nello stato di “amore”. L’uomo di tipo visivo fissato sulla paura è facile da riconoscere. Egli ama spaventare se stesso: guardare i film di orrore, visitare di notte i cimiteri, legge le storie sul mondo di oltretomba.

La morte e tutto ciò si connette ad essa spaventano una persona di tipo visivo. Però l’uomo di tipo visivo isterico, in uno stato cattivo e non realizzato, addirittura si protrae verso la morte, si riempie con lo spavento: si circonda con vari attributi associati con la morte. Così crea per se stesso una sorta di sostituzione: se io sono per me la fonte di paura allora come se nulla mi spaventa!

L’uscita dalla paura archetipica per la PROPRIA vita, la sublimazione, comporta che lo stato della paura per se stessi si trasforma in capacità di avere la compassione per gli altri.

La predisposizione del vettore visivo verso l’empatia e l’amore ha quattro successivi gradini di sviluppo: inanimato, vegetale, animale e umano. Il livello più alto di sublimazione delle capacità del vettore visivo è l’amore verso una persona.

Le persone di tipo visivo erano i più deboli del branco e così loro rimangono anche nei giorni odierni. Loro hanno il più debole sistema immunitario, sono fragili. L’uomo di tipo visivo prende il raffreddore più spesso di tutti gli altri, durante le malattie virali stagionali egli si ammala per primo. Si dice di lui “né vivere – né morire”. Le persone di tipo visivo non sono in grado di uccidere, tutto le fa pena: e gli uccellini, e i pesciolini, e gli elefantini e i ragnetti. Persino i microbi del proprio corpo non possono ammazzare. Il vettore visivo è l’unico che ha come moto il “non uccidere”.

L’uomo di tipo visivo è consapevole del fatto di essere il primo in fila davanti alla morte e non essere in grado di proteggere se stesso. Qui ci sono due cose da notare: nello stato di paura lui teme per la propria vita mentre nello stato d’amore, come l’emozione diretta verso l’esterno, crea un presupposto per lo sviluppo della comprensione del valore della vita come propria, così di qualsiasi altra. Attraverso lo stato di Amore la misura visiva aumenta l’importanza e l’inviolabilità della Vita stessa e dell’intero Universo. Per questo è importante conoscere e sviluppare il vettore visivo.

Il fratello maggiore di quartile dell’informazione, l’uomo di tipo uditivo, si dispera nella ricerca del senso della vita umana. Per un uomo di tipo visivo la risposta a questa domanda è molto semplice: il senso della sua vita è il’amore.

L’uomo di tipo visivo sviluppato fino allo stato Amore direziona tutta la sua abbondante ampiezza emotiva verso l’esterno: egli è in grado di sentire lo stato emotivo di un’altra persona, è capace veramente soffrire e compatire. L’uomo di tipo visivo ben sviluppato capisce bene la psicologia della comunicazione attraverso la sua sensibilità emotiva – lui è in grado di sentire lo stato emotivo di un'altra persona e condividerlo. La comprensione di un’altra persona gli aiuta di diminuire lo stress con l’ampiezza della sua emotività e condividerlo. In sostanza, egli assorbe con la sua enorme emozione una piccola degli altri.

Per esempio, una sua amica di tipo cutaneo con uno scenario masochistico è stata picchiata dal suo marito. Lei viene a piangere da sua amica di tipo visivo, le racconta delle sue tragedie e problemi con gli occhi asciutti. Mentre la sua amica di tipo visivo la compiange senza sosta, bilanciando in tal modo il suo stato emotivo. La persona di tipo visivo è una “psicoterapeuta” innata e ha un interesse naturale per la psicologia delle relazioni.

L’amore terreno così come è, esiste solo nel vettore visivo. Nei rapporti tra un uomo e una donna di tipo visivo sviluppato si possono provare dei sentimenti più profondi, più sinceri e disinteressati, ciò è – il vero sentimento d’amore.

Nello stesso momento l’uomo di tipo visivo, il cui stato di paura non si è trasformato in stato di amore verso gli altri, nello stesso modo sente il bisogno di riempire l’ampiezza emotiva. In tal caso a posto di un grande amore avrà un innamoramento fugace e frequente .Queste persone possono innamorarsi praticamente per cinque minuti in un attore, un vicino di casa, persino in un passeggero del tram seduto di fronte. Tutto il suo riempimento sarà indirizzato verso “se stesso”.

A posto dell’amore e la compassione per gli altri lui chiederà l’attenzione e la compassione per se stesso. A posto del sottile sentimento di emozioni degli altri egli noterà i cambiamenti di aspetto e di conseguenza per lui sarà importante di sapere come lui appare agli altri, e così cercherà di attirare l’attenzione con uno sgargiante e appariscente aspetto e in casi estremi persino con l’esibizionismo. L’accento sulla bellezza interna o esterna sarà direttamente proporzionato allo grado dello sviluppo di uomo di tipo visivo. Il desiderio di mettersi a nudo in una persona visiva sviluppata si esprime attraverso la sincerità (scoprire l’anima), mentre in una persona visiva non sviluppata attraverso spogliare il proprio corpo.

La persona di tipo visivo che non riesce a riempirsi con l’amore e la compassione si riempie con delle paure e spesso ha una crisi isterica in tal modo scoppiano le emozioni che non hanno trovato un migliore utilizzo. Uno dei modi di un uomo di tipo visivo per richiamare l’attenzione potrebbe essere il ricatto emotivo, in alcuni casi molto difficili, anche il tentativo di suicidio. In tal caso è importante di differenziare il tentativo di un uomo visivo di attirare a se l’attenzione oppure una reale prova di suicidio in un vettore uditivo durante una forte depressione.

Grazie alla sua grande ampiezza emotiva l’uomo di tipo visivo si impressiona facilmente e tutto ciò che accade intorno a lui scatena una tempesta di emozioni. Qualsiasi tipo di incidente non passerà inosservato, e causerà la compassione per le persone che ne sono coinvolte.

Lo stato interiore di amore permette a una persona visiva a piangere sinceramente, avendo pena anche per i personaggi di romanzi e film, causando un sincero stupore da parte degli altri: “Ma dai, è solo un film, una finzione, non c’è nulla da piangere!”. La compassione per gli altri potrebbe essere strana e poco capita anche dalle stesse persone di tipo visivo, le cui emozioni e la sensibilità non hanno sviluppato la capacità di essere "verso l'esterno" dallo stato di paura per sé, allo stato di amore e compassione per altre persone.

Nel’uomo di tipo visivo con tanta paura accumulata, la sensibilità diventa l’ansia, che crea un senso di disaggio e di stress interiore. Di solito questo tipo di persone facilmente si ipnotizza e si presta bene alla suggestione. Proprio lui diventa vittima di ciarlatani e indovini.

Un altro aspetto della credulità visiva è la grande abilità di auto suggerimenti. L’uomo di tipo visivo immagina delle sembianze alle quali crede talmente tanto che esse per lui diventano la realtà. Proprio per le persone di tipo visivo sono efficaci tutti i tipi di training autogeni e solamente loro riescono a dare degli ottimi risultati, e sono unici per cui nel miglior modo funziona qualsiasi effetto placebo.

L’uomo di tipo visivo è un sognatore. Dopo aver esaminato da solo la sua fantasticheria, è in grado di raccontarla agli altri come la realtà. In alcuni casi una fantasticheria è più accurata di qualunque verità oppure arte. Soltanto nella psicologia sistemico-vettoriale il vettore di tipo visivo è in grado di aprire e sviluppare le sue migliori qualità, in suo qualsiasi stato, ciò gli permette di cambiare anche lo stato della persona.

È importante sottolineare che anche se l’articolo è scritto su un uomo di tipo visivo, nel genere maschile, in realtà, nel branco primitivo gli uomini di tipo visivo non esistevano: loro morivano tutti ancora durante il parto oppure venivano mangiati dai cannibali del branco stesso. Questi teneri e pietosi ragazzini non avevano alcuna funzione importante nel branco, loro non potevano essere i guerrieri o i cacciatori, così erano scartati come una zavorra inutile. Loro non avevano alcun ruolo specifico.

Il primo chi a guadagnato il diritto di sopravvivenza era l’uomo di tipo anale-visivo grazie alla regina cutaneo-visiva. Lui lavorava per lei delle “pietre preziose”. Per ultimo si era guadagnato il diritto culturale alla sopravvivenza anche l’uomo di tipo cutaneo-visivo. Il rifiuto del cannibalismo è l’inizio della cultura come la intendiamo oggi.

In questo senso l’uomo di tipo visivo oggi si trova parecchio dietro nello sviluppo rispetto alla donna di tipo visivo la quale aveva i millenni per sviluppare la propria emotività fino a portarla ai massimi livelli. Nel sottosviluppo dello scenario maschile di tipo visivo giacciono le radici di travestitismo e transessualismo e in parte anche di alcune forme di omosessualità. Fino ad oggi gli uomini di tipo cutaneo-visivo sono considerati dalla società come le femminucce. Tuttavia questo non è vero alquanto non esistono “le donne nel corpo maschile”.

Gli uomini di tipo visivo hanno bisogno soltanto di sviluppare loro a tal punto finché da soli riusciranno ad aumentare la piattaforma della cultura di tuta umanità al massimo.

Il modo in cui tutti noi vediamo il mondo, quelle sfumature e differenze che fanno la nostra percezione del quadro mondiale, ci sono stati dettati proprio da quella parte di popolazione di tipo visivo. All’inizio della conoscenza del nostro mondo sta marciando proprio la misura visiva, che crea la realtà osservata del mondo che ci circonda. Però esiste anche la parte inversa della invenzione- illusione, fantasia, miraggio.

«Il piacere che deriva dalla contemplazione nel vettore visivo si chiama la BELLEZZA. In seguito tutto dipende dallo sviluppo e dalla direzione del vettore visivo.».
Yuri Burlan.

«La realizzazione del vettore visivo nella società moderna è la BELLEZZA pura, non in pittura o arte, ma Amore verso una persona. L’uomo di tipo visivo è sensibile, compassionevole, che si innamora in maniera classica con la bellezza mostra le qualità umane».
Yuri Burlan.

Autori: Diana KIRSS, il medico di famiglia, Evgenia ALEKSIEIEVA, la studentessa della facoltà di medicina, Anastasia MATOCINSCAIA, la linguista.

L'articolo è stato scritto sulla base di lezioni di psicologia sistemico-vettoriale di Yuri Burlan.
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Iryna S.

 
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Re: Vettore visivo

Непрочитанное сообщение MAРИЯ » 17 май 2016, 07:20

Vorrei aggiungere il proverbio tipico per la persona con il vettore visivo (seconda frase del post percedente):
Occhio non vede, cuore non duole.
Anche se c'e da dire che le persone con il vettore visivo non hanno bisogno di un poretesto per stare ora benissimo, ora malissimo. La psiche con un'0amplitude gigantesca. Dalle lacrime al sorriso, e ancora alle lacrime :whew: - un attimo, una parola....
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Re: Vettore visivo

Непрочитанное сообщение Лидия Милан » 26 окт 2016, 08:02


La vittima e il sacrificio come una manifestazione di paura e di amore.



Nella parola "vittima " si sente un tono di sfortuna , disastro, invece nella parola "il sacrificio" - un impegno volontario, alti sentimenti.


Come evitare di diventare una vittima e che cos’è un sacrificio?



http://www.yburlan.ru/biblioteka/zhertva-i-zhertvennost-kak-projavlenija-straha-i-ljubvi

0 95 9 ottobre 2016 alle 10.43
Autore: Marina Golomolzina , giornalista.



I concetti di sacrificio e di vittimismo, a prima vista, sembrano essere simili.

Loro si basano sulla stessa radice, ma condividono loro millenni di sviluppo del mondo emotivo dell'uomo ,dal punto più basso della sua (paura) al più alto (amore). Nella parola "vittima " si sente un tono di sfortuna , disastro, invece nella parola "il sacrificio" - un impegno volontario, alti sentimenti. La vittima, spinta dalla paura per la sua vita, troverà sempre il suo sadico, strangolatore, assassino. Il sacrificio invece - è una manifestazione dell'amore supremo per uomo e per umanità.

La psicologia sistemico-vettoriale di Yuri Burlan ci insegna a distinguere sottili sfumature dello stato umano , a vedere le motivazioni soggiacenti di azioni umane.
Esaminiamo questi due concetti dal punto di vista della scienza dei vettori.

La vittima, spinta dalla paura.

La psicologia sistemico vettoriale di Yuri Burlan –è un insieme di desideri innate e proprietà psicologiche della persona, che determinano la sua visione del mondo, il comportamento ,i valori fondamentali della vita e il modo di pensare. Sono otto vettori. I loro nomi sono dovute ai sensori - cutaneo, visivo, uditivo, olfattivo, e così via.

Desideri e proprietà di persone con vettore visivo determinati dal , particolarmente sensibile analizzatore visivo, che nel loro caso, è responsabile della percezione visiva estremamente sottile del mondo, della luce, del colore, della bellezza, anche delle emozioni.

Nei tempi antichi, la persona con vettore visivo era una dei primi a sentire l'emozione. Ed era l'emozione della paura per la propria vita.
La vista insolitamente acuta ,le ha constatato Il ruolo nella specie come guardia diurna del branco.

Donna con vettore cutaneo e visivo , andava con gli uomini a caccia ,in guerra. Ammirando i colori sbiaditi e luminosi della savana e dei giochi di luce , lei per prima si accorgeva del predatore in agguato, o del nemico e si spaventava , gridando sperperava i feromoni di paura e quindi avvertiva del pericolo tutto il branco. Se non notava in tempo il pericolo, allora diventava lei la prima vittima di un predatore.

Era, la meno protetta anche la vita del primo rappresentante del vettore visivo degli uomini. Si nasceva debole , inadatto per la caccia e la guerra. Vettore visivo gli dava accresciuta sensibilità emotiva, non creando le condizioni per la realizzazione del ruolo delle specie maschile. Non poteva uccidere, lasciare di vita qualsiasi creatura , da un moscerino a un mammut e, non parliamo dell'uomo.

Questo ragazzo è più spesso si sceglieva dal consigliere del capo branco come una vittima. Lo mangiavano per ridurre l'ostilità tra i nostri antenati in tempi di carestia . Perché avere una bocca in più da sfamare , se non porta nessun beneficio al branco? L'atto rituale del cannibalismo dava l'uscita all’accumulata forte ostilità, alleviava la tensione nel branco , quindi manteneva la sua integrità.

I primi rappresentanti del vettore visivo avvertivano l'emozione della paura per la loro vita, e spesso erano le vittime. Oggi, tuttavia, la presenza costante del vettore visivo in fondo dell'ampiezza emotiva - paura – provoca sottosviluppo del vettore visivo nell'infanzia o per la causa dello stress fa scattare al comportamento archetipo, insufficiente al livello di sviluppo della società moderna. Così, la donna cutaneo-visiva ondeggiando le emozioni dai sentimenti acuti di paura diventa spesso la vittima di un maniaco, camminando di notte nei quartieri abbandonati o parchi della città. La paura, come qualsiasi altra emozione, ha l’odore ignaro ,che attira il suo carnefice.

Complesso di vittimizzazione, che si basa su uno stato di paura nel vettore visivo e di masochismo nel vettore cutaneo - si tratta di un complesso di vittima, che attragga sempre a se sadico, stupratore, torturatore e assassino.

In condizioni del vittimismo ,gli uomini di oggi con vettori cutaneo - visivo ,insieme, hanno pure loro i suoi modelli di comportamento. Per esempio, ci sono casi in cui hanno offerto se stessi per essere mangiati da cannibali o qualcun altro ha preso la colpa a se stesso, cercando di essere condannato per ciò che in realtà non ha commesso.

Percorso di emozioni.

Negli esseri umani, come nell'animale, ci sono quattro desideri di base - mangiare, bere, respirare, dormire.
Ma a differenza dell'animale appaiono i desideri supplementari che lo rendono l’ uomo. Il desiderio di creare connessioni emotive che consentono di limitare l'ostilità tra le persone, è apparso nel vettore visivo.
La ragione per la sua comparsa è nella paura per la sua vita.

Donna cutaneo-visiva, provando l'orrore e la paura per se stessa, interceduto per il ragazzo cutaneo -visivo di fronte al capobranco, e ha ottenuto il divieto di cannibalismo rituale. Questa limitazione di ostilità tra le persone è diventato il rudimento della cultura - una nuova condizione per la società umana che ha permesso all'umanità di svilupparsi ulteriormente.

Cultura diventava complessa e cresceva insieme con l'umanità, passando quattro livelli di sviluppo - inanimato, vegetale, animale e umano. A livello inanimato - apprezzando la bellezza delle forme, al livello vegetale ed animale - complicando il legame emotivo con l'intero mondo vivente, sul piano umano - spingendo le idee umanistiche del valore supremo della vita umana.
Tutto ciò avvenne gradualmente: dalle prime incisioni rupestri a manifesti in tutto il mondo di proteggere la vita dei topi di laboratorio.
Arte, architettura, creatività - sono realizzazioni delle persone con vettore visivo per l'intera umanità, così come lo sviluppo di sfera emotiva.
Giorno d'oggi i rappresentanti di tutti i vettori sono in grado di provare emozioni, e anche l’uomo del vettore muscolare può fare dichiarazione d'amore alla sua amata .

L'unica differenza –la potenza delle emozioni nel vettore visivo molto più maggiore che in altri vettori.

E 'attraverso le emozioni persone con vettore visivo abbiano un senso della vita.

Origini del sacrificio.

Grazie al percorso multi-millenario di sviluppo, le persone con vettore visivo hanno imparato a trasformare la paura per se stessi nella paura per gli altri. Questo è stato un prerequisito per l'insorgere di tali sentimenti come l'empatia, la compassione, simpatia e l'amore. Raggiungendo il punto più alto della ampiezza emotiva - l'uomo con vettore visivo diviene capace di mettere la vita di un'altra persona sopra la propria. Proprio qui si trovano le origini del sacrificio - la virtù principale della cultura.

Esempi di elevato sacrificio abbiamo visto durante la seconda guerra mondiale, quando l'infermiera cutaneo-visiva, ragazza fragile, portava i feriti dal campo di battaglia sotto il fischio e il rombo dei proiettili, dimenticando la paura della propria vita. Erano motivati dal desiderio di salvare la vita di un estraneo, la vita degli altri.
La manifestazione di sacrificio oggi vediamo nel volontariato.
Quando le persone con vettore visivo si prendono cura delle fasce più povere della popolazione - orfani , anziani, malati – e lo fanno assolutamente gratis , come volontariato, alla chiamata del cuore.
Cercano solo di amare e dare questo amore agli altri, ricevendo il più alto riempimento dei loro desideri e compiendo la più alta realizzazione delle proprietà visive.

La psicologia sistemico-vettoriale di Yuri Burlan aiuta a vedere le sue potenzialità, i suoi pro e contro e scegliere il meglio di ciò che la natura ci ha dato.


Continuare ad essere una vittima o essere fonte di amore , sentire la felicità della sua più alta realizzazione - sta a noi la scelta.


Le maggiori informazioni sono nei corsi di formazione di Yuri Burlan .
Лидия Милан

 
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