IL VIOLINISTA
In un antico regno, dove la polvere dei secoli avvolgeva la città, vivevano molte persone diversi tra loro, persone di un certo rilievo sociale e non, ma tutti vivevano in uno stato dove bellezza e bontà facevano da padrone.
Ciò che le univa veramente era la ricerca della felicità, perché in questo regno anche se la gente poteva percepire cosa fosse la felicità, questa sembrava essere breve e fugace, sottile come le ali di una farfalla.
Nonostante queste persone volessero rimanere in questo regno per ricercare la felicità, dopo circa due settimane dall’inizio della loro affannosa ricerca, spariva come neve sciolta sotto i raggi del sole.
Un giorno, alle prime luci dell’alba, in città, sul tetto di una casa sedeva un violinista.
Agitava il suo arco su e giù, creando una magica melodia che rotolò giù dal tetto rimbalzando ovunque come fosse un riflesso formato dai raggi del sole.
Questi riflessi ebbero l’affetto di bussare direttamente nei cuori delle persone, provocando insolite sensazioni.
Le donne per prima aprirono porte e finestre, per ascoltare l’incredibile miracolo, tutte quelle sensazioni che produceva la melodia.
Iniziarono subito a tirare fuori dai vecchi comò gli abiti più belli per abbellirsi in tutto il loro splendore.
Tutto questo succedeva perché dentro di loro assaporavano la bellezza e la purezza di questa melodia, che generava la felicità che ogni giorno diventava sempre più forte.
Inutile dire che naturalmente tutti si innamorarono del violinista, ma non senza che vi fossero dei pettegolezzi.
Nei salotti si sussurrava per la somiglianza fra il violinista e il grande compositore Paganini.
Il Maestro violinista però aveva il proprio talento unico ed inimitabile, grazie alla conoscenza delle opere di Paganini ha scoperto che cos’è la Musica. La Musica è l’armonia del suono delle note ben coordinate che unendosi formano una melodia sottile con un significato tutto da scoprire.
Musica che penetra il cuore e suona come melodia, riportandoli indietro alla loro infanzia e ai loro sogni, una melodia che la loro anima già conosceva ma che non potevano rivelare a nessuno e allo stesso tempo dava loro un torpore tale da non poter scrivere e cantare queste note pur restando in cuor loro il massimo desiderio.
Questa melodia riempiva anche i cuori già stanchi, senza speranza, portando la gente alla pienezza della vita e dando loro la felicità, ma purtroppo non tutti ne erano entusiasti.
Qualcuno addirittura si tappava le orecchie con le dita per non ascoltare.
Queste persone erano quelle che si rifiutavano di credere che la felicità era ancora possibile, persone che non permettevano a nessuna chiave di aprire i loro cuori, e anche se ce ne fosse stata una, l’avrebbero gettata nel fiume così da rimanere tagliati fuori dal mondo.
Anche le persone che avevano paura di mostrare ad altri i propri sentimenti e vivevano in solitudine e in angoscia, sotto una spessa crosta di lamentele, piano piano, assorbivano nella loro anima questa melodia e lentamente tornavano di nuova ad assaporare il gusto della vita.
C’erano anche gli sciacalli che cercavano di rubare note e spartiti, creando alcune variazioni a questa melodia, ma nessuna di queste riusciva a ricreare la bellezza della melodia prodotta dal violinista, egli era il solo e unico che riuscisse a produrre questa magica melodia, tanto da farla scorrere di cuore in cuore, creando una permanente gratitudine e facendo sentire ognuno un maestro.
Importanti nobili non essendo in grado di vietare la musica, fingevano che il violinista non esistesse, ma contemporaneamente con facce serie così che nessuno si accorgesse che a loro piaceva molto, ascoltavano questa melodia solo con un orecchio.
Il cuore e l’anima del popolo però non possono essere ingannati, la musica penetrava nei cuori suonando all’interno del loro corpo che si riempiva di felicità.
Anche se il maestro non suonava sopra i tetti, la musica in qualche modo miracolosamente iniziava a suonare dentro di loro.
Tutti cercavano quella melodia segreta.
I bambini smettevano di essere capricciosi, i neonati in braccio ai loro genitori si calmavano ascoltando il respiro degli adulti.
La musica scorreva e toccava i cuori uno dopo l’altro senza intoppi e si sentiva sempre più forte, riempendo le persone di immensa felicità.
La gente cominciò ad addormentarsi e svegliarsi felici, dai loro cuori si riversava meravigliosamente la musica e tutti sussurravano dal profondo della loro anima “musica non lasciarci”.
Il violinista grazie a questa felicità si dimenticò di dormire e mangiare, solamente suonava… suonava…. Suonava….
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Il violinista (dedicato a Uriy Burlan)
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Ekaterina Barberis - Сообщения: 474
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