Introverso o estroverso? Come liberarsi dal senso di solitudine con l'aiuto della Psicologia sistemico-vettoriale
Quando in psicologia sono apparse le categorie "introverso" ed "estroverso", esse hanno cominciato immediatamente a far parte della vita quotidiana dell'intelligenza avanzata. Era diventato molto popolare valutare il carattere delle persone tramite queste basi. In realtà, però, non è sempre possibile individuare come sia fatta la persona: a volte, davanti a noi, c’è un estroverso evidente, solare e aperto, ma a volte quella stessa persona si comporta come un introverso compiuto, rompiscatole e sociopatico.
Purtroppo ogni persona conosce la solitudine: quello che cambia è solo la percezione di questo senso. Soffrono coloro che provano la mancanza dei contatti umani e dei legami emotivi con gli altri, ma soffre anche a chi dà fastidio la presenza delle altre persone perché il rumore, la stupidità e la balordaggine altrui gli danno sui nervi.
La comprensione del sistema dei vettori permette di scoprire e di distinguere alcune tipologie di essere introversi ed estroversi, di capire come dei tipi completamente diversi possano coesistere in una sola persona e come viene percepito il senso di solitudine in questo caso.
Questo articolo racconta delle persone che possiedono la combinazione dei vettori visivo ed uditivo, un misto di introverso ed estroverso, 2 in 1.
Proprio loro più spesso e più dolorosamente soffrono la solitudine.
Forza estroversi!
Le persone che possiedono il vettore visivo sono estroverse, sensoriali ed emotive. Le chiamiamo “solari”; sono rumorose, aperte, piene di ottimismo e si fanno notare ovunque si trovino. Possiamo leggere con facilità i sentimenti sul loro volto, e i loro occhi parlano per loro. Per le persone con il vettore visivo, le emozioni ed i contatti umani sono la fonte dell’energia vitale, della soddisfazione e della gioia. Quando si trova nella condizione di provare una lunga assenza di emozioni sensitive come simpatia, amore, empatia e compassione, il vettore visivo si restringe e la solitudine si fa sentire in ogni cellula dell’anima e del corpo, diventando insopportabile. Le persone con il vettore visivo cercano sempre dei contatti, e la loro mancanza viene paragonata col senso di fame. Desiderano fare parte di una società, di un collettivo, del desiderio di essere “l'anima gemella”, e per questo motivo soffrono in maniera molto dolorosa la solitudine.
L'altro lato della luna
Il vettore uditivo è introverso per natura. La concentrazione non è solo la sua capacità innata, ma anche il suo compito in natura. Il possessore del vettore sonoro si concentra sulle informazioni che entrano nel suo cervello “uditivo”, sulle parole e sui significati, per poi formare il prodotto finale del lavoro intellettuale (un'idea geniale ed i modi della sua realizzazione, un business start-up, una scoperta scientifica, testi, rime, melodie). Il processo di concentrazione richiede la pace, la solitudine ed il silenzio; perciò, di solito, gli uditivi preferiscono la solitudine alla folla rumorosa o ad una serata divertente.
Però, anche per gli uditivi, prima o poi arriva il momento in cui cominciano a soffrire essi stessi la solitudine. Quando non hanno la capacità o la possibilità di concentrarsi per il bene della società, gli uditivi perdono la loro realizzazione, e di conseguenza cresce il loro livello di egocentrismo. Dato che il loro lavoro intellettuale e le loro idee risultano vani, a poco a poco si isolano dalla società e rimangono da soli. Un genio incompreso si sente emarginato e, nello stesso tempo, sorge in lui la sensazione di un infinito buco nero, che è il modo in cui le persone con il vettore uditivo percepiscono la solitudine.
Il vettore visivo e uditivo – faccia a faccia
Pensate un attimo a come vivono le persone visive-uditive! Il loro vettore uditivo dominante richiede solitudine, mentre il vettore visivo sensoriale ha bisogno dei contatti continui. Tale combinazione dei vettori potrebbe sembrare una collisione senza soluzioni, che destina il suo possessore alla sofferenza eterna. Ma non è così!
In realtà tutto è molto più semplice: se una persona sa adeguatamente realizzare le proprie capacità innate di entrambi i vettori, passa automaticamente da uno all'altro in base alle condizioni in cui si trova.
Appena avverte un disagio psicologico, vuol dire che è stato rotto l’equilibrio nella realizzazione dei due vettori; in questo caso bisognerebbe fermarsi ed analizzare da dove è nato lo sbilanciamento, in quale vettore si è formata la carenza di realizzazione.
Molto spesso la causa principale del disagio si nasconde nel vettore uditivo: il suo volume è troppo grande, quindi sono grandi anche i compiti che gli pone la natura.
Maggior dettagli ed informazioni sul vettore uditivo si possono ottenere durante il corso della Psicologia sistemico-vettoriale.
Le persone realizzate non soffrono di solitudine
La sensazione di realizzazione è il senso del piacere di usare le proprie capacità nella vita: una persona realizzata non si sente sola ed inutile.
Il copione di vita di una persona nata con più vettori potrebbe essere difficile ed imprevedibile perché la natura gli ha assegnato parecchi compiti. È un bene se l’infanzia di tale persona sia stata serena e priva di gravi traumi psicologici, così che alla fine abbia ottenuto il massimo sviluppo delle capacità di tutti i vettori. È un bene se intuitivamente riesce a risolvere con successo i suoi compiti e ad affrontare le differenze tra i molteplici vettori della sua anima. E altrimenti? Nella maggior parte dei casi osserviamo che le persone soffrono per il peso dei vecchi traumi e di vecchi errori, di falsi stereotipi imposti, e vediamo che loro vivono senza mai godersi la vita.
Per capire i problemi, per liberarsi dal carico dei rifiuti psicologici, ci viene in aiuto il corso di “Psicologia sistemico-vettoriale". Come funziona?
I cambiamenti interni avvengono attraverso la realizzazione del proprio subconscio: la persona trova la propria strada a seconda della propria predisposizione, vive consapevolmente e capisce le conseguenze dei suoi fatti. Ritrova la sensazione di utilità ed il mondo non gli sembra più crudele e freddo. Di conseguenza, la sensazione di solitudine viene cambiata con la sensazione di gioia, di serenità e di pace.
A conferma di quanto detto ci sono i risultati delle persone che hanno frequentato il corso di “Psicologia sistemico-vettoriale”
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Introverso o estroverso?
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Ekaterina Barberis - Сообщения: 474
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